La legge di Bilancio per il 2025 ha apportato diverse ed importanti misure che riguardano la curva Irpef prevedendo delle aliquote e scaglioni nonché il comparto delle detrazioni e cuneo fiscale.
Nel complesso si tratta di uno scaglionamento che conferma la suddivisione dei tre scaglioni dell’Irpef. La legge prevede anche regole della rivista “Decontribuzione Sud” e la revisione della disciplina e dei requisiti per ADI ed SFL, oltre al riconoscimento dell’indennità di esclusività al personale medico dell’Inail e ulteriori risorse per l’assunzione di personale presso l’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Ma non solo, la normativa prevede anche numerose disposizioni utili a promuovere percorsi di accompagnamento al lavoro.
Per ciò che attiene l’aspetto strutturale, l’Irpef sarà determinata facendo riferimento a un sistema fondato su tre scaglioni di reddito, ovvero:

Fino a 28.000 euro 23%
Oltre 28.000 e fino a 50.000 euro 35%
Oltre 50.000 43%

Vengono confermati l’accorpamento dei primi due scaglioni dell’imposta e la riduzione di due punti percentuali dell’aliquota del precedente secondo scaglione Irpef (dal 25% al 23%), con impatto su tutti i contribuenti con redditi superiori a 15mila euro.
Per quest’anno però sono previste modifiche relative ai familiari a carico. Se da un lato, resta invariato il limite reddituale annuo per essere considerati fiscalmente a carico, pari a euro 2.840,51 euro elevato a 4000,00 euro per i figli di età non superiore a 24 anni, viene modificata invece la disciplina per i figli a carico che daranno diritto alle detrazioni ritenendosi tali solo se di età superiore a 21 anni e inferiore a 30 anni.
Anche in questo caso è stata introdotta una novità. Se è vero che il limite minimo dei 21 anni era già in vigore da marzo 2022 per via dell’introduzione dell’assegno unico universale per i figli di età inferiore, la novità è nell’aver introdotto un limite massimo anagrafico. Limite anagrafico che non si applicherà, però, ai figli con disabilità accertata ex art. 3 della L. n. 104/1992 consentendo ai genitori di continuare a beneficiare delle detrazioni per figli a carico anche se hanno un’età superiore a 30 anni.
Ancora una novità riguarda i cosiddetti “altri familiari a carico”. In questo caso si prevede che la relativa detrazione dal 2025 spetterà, sempre in misura ripartita tra gli aventi diritto, con riferimento ai soli familiari ascendenti conviventi con il contribuente. Sempre che risultino essere fiscalmente a carico. Conseguenza di questa novità è che ci sarà un ridimensionamento della platea dei familiari potenzialmente a carico. La detrazione sarà infatti rivolta esclusivamente agli ascendenti conviventi, quindi genitori, nonni o bisnonni). Per intenderci, restano esclusi ad esempio generi e nuore, suoceri, fratelli e sorelle conviventi o percettori di assegni alimentari non disposti dal giudice.
Infine, si disconosce ai contribuenti che non sono cittadini italiani né cittadini comunitari o dello Spazio economico europeo, la detrazione per i familiari residenti all’estero.
Ai contribuenti stranieri, a prescindere dalla rispettiva residenza fiscale in Italia, viene di fatto precluso il diritto alla detrazione per i genitori e figli (fiscalmente a carico) residenti all’estero, riconosciuto invece fino all’anno scorso.

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