PARTE IL NOSTRO NUOVO PROGETTO: CATTURIAMO IN RETE LA VIOLENZA DI GENERE
Non possiamo più inserire la violenza sulle donne tra le fattispecie di “fenomeno”. Chiamiamola esattamente con il suo nome: Strage. E’ una strage umanitaria della quale solo recentemente si sta comprendendo la portata. Quotidianamente, in Italia ma non solo, una o più donne perdono la vita o rischiano di perderla. E sempre più spesso per mano di persone di cui si fidano, mariti, figli, padri o fratelli. Una realtà sconvolgente per la quale scende in campo anche U.Di.Con che intende in questo modo affiancarsi alle numerose associazioni che si sono costituite offrendo alle vittime di violenza un servizio di assistenza, counseling psicologico, ospitalità nelle case rifugio, creando una collaborazione proficua per rafforzare la rete antiviolenza.
L’iniziativa si svilupperà attraverso differenti strade.
In primis saranno coinvolti in particolar modo gli istituti scolastici. L’educazione al “sentimento” è il primo passo per far sì che gli adolescenti comprendano che amare non significa “possedere” o che l’amore “tossico” non è amore!
Saranno dunque organizzati incontri con gli studenti all’interno delle scuole con la partecipazione di esperti del settore per un’informazione mirata ed una più dettagliata riconoscibilità delle diverse forme di violenza.
Nell’ambito dell’iniziativa, dunque, gratuitamente, U.DI.Con offrirà, sia un supporto legale che psicologico con il supporto di specialisti del settore e con la collaborazione di enti religiosi, darà la possibilità alle donne vittime di violenza e eventualmente ai loro figli, un rifugio temporaneo in piena sicurezza.
Sugli orfani, U.Di.Con intende porre poi una particolare attenzione. Bambini o adolescenti, sono i minori che vivono in contesti di maltrattamento e
abusi familiari a rappresentare uno degli aspetti meno raccontati della violenza di genere. Aiutare queste “vittime occulte” è una delle priorità del progetto ma non solo. Si intende procedere con iniziative volte a stimolare ed incentivare, attraverso proposte concrete, sussidi e fondi statali supplementari a favore degli orfani di femminicidio.
In tema economico il progetto punterà i riflettori anche su un altro tema poco valutato nell’ambito della violenza di genere, ovvero la “violenza economica” che è altrettanto pericolosa di quella psicologica e fisica e viene spesso messa in atto in modo silenzioso con lo scopo di isolare la vittima lasciandola senza alcun ossigeno economico e renderla “dipendente” dal suo carnefice.
Il progetto di sviluppa in sinergia con
- Associazione “La Crisalide”
- Centro Antiviolenza “Febe”
- Associazione Manden
Nell’ambito del progetto, I Centri Antiviolenza Febe e Ginevra, di diverso ambito sociale, fondati dall’Associazione La Crisalide, svolgeranno un’attività di monitoraggio e attività di prevenzione. I due Centri, già presenti nei quartieri a rischio, porranno ulteriormente una riflessione sulla percezione che hanno gli adolescenti della violenza di genere, soprattutto per superare la visione stereotipata che spesso c’è dietro questo tema, ed attivare risorse e percorsi di sostegno a loro tutela e al pericolo di vittimizzazione.
L’associazione Manden, costituita anche da ex vittime di violenza, attraverso le storie di donne, avrà nello specifico il compito di indicare alle nuove generazioni percorsi di consapevolezza e libertà, grazie anche all’Osservatorio sulla violenza economica, una forma di violenza subdola che spesso lascia
le donne in una condizione di sudditanza precludendo loro ogni forma di indipendenza.